Freiburg, Bahnhof
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Cinque dei sette distretti hanno il nome di un fiume: la Veveyse, la Glâne, la Broye, la Singine e la Sarine. Quest’ultima si snoda attraverso i meandri della capitale cantonale, la città medievale di Friburgo, e, durante i millenni, si è scavata un passaggio tra i sedimenti molassici. La prima parte dell’escursione è dedicata alla Sarine e al corso di quest’ultima. Sulle sue rive si trova la città bassa, l’antico quartiere degli artigiani. Più in alto, sulle rocce, ci sono la città alta con le abitazioni patrizie e la cattedrale. Durante i secoli XIX e XX la Sarine è rimasta praticamente immutata e la città si è sviluppata verso ovest. Perciò, anche ai nostri giorni, la Sarine rappresenta il confine tra periferia e città: questo fiume scorre attraverso una riserva naturale e dei boschi. La seconda parte dell’escursione porta al Gottéron, un fiume idilliaco che scorre tra il distretto della Singine e la città nonché il ponte di Berna, noto anche come «barriera dei rösti» («Röstigraben» in tedesco o «barrière de rösti» in francese), per poi immettersi nella Sarine. Nei suoi ultimi dieci chilometri, il Gottéron si è fatto strada attraverso i sedimenti molassici dando origine alle gole del Gottéron, dal carattere naturale e selvaggio. L’antico sentiero era in cattivo stato prima di essere ricostruito completamente circa 20 anni fa. Nella parte della Vallée du Gottéron vicina alla città si trovano case a graticcio, storte a causa dell’azione del vento, e costruzioni dell’età preindustriale, antichi mulini, segherie e una strada stretta. All’interno della montagna scorre un canale idrico